(articolo tratto da La Città del 23 luglio 2013)

Spending review Per combatterla reti di impresa nella diagnostica

Per resistere alla spending review e non finire strozzati nel riassetto della sanità e del relativo indotto, nasce una proposta per la creazione di reti d’impresa nella diagnostica clinica. A lanciarla è l’ingegnere Achille Cianci e lo Studio Stratego, marchio rappresentante un gruppo di professionisti del marketing e della comunicazione capitanati dal dottor Antonio Vitolo. «Bisognerà mettere ordine per aggregare il lavoro che viene oggi svolto da centinaia di laboratori di analisi e non solo- spiegano i promotori del progetto- attualmente in Regione Campania le strutture di diagnostica di laboratorio sono 679, con un numero complessivo di circa 38 milioni di prestazioni erogate. La previsioni ci indicano che ne rimarranno in piedi solo 200 che a questo va aggiunto che potrebbero essere espressione di consorzi o reti di laboratori». Al progetto di riassetto della rete delle strutture private accreditate, partecipano infatti tutte le società che si occupano di diagnostica clinica in Campania. «Una traccia evidente del progetto di riorganizzazione della rete delle strutture sanitarie- hanno spiegato ancora i promotori dell’iniziativa- è già saltata fuori visto che la Regione ha già prodotto una bozza, ma la prova più evidente di questa volontà è il nuovo nomenclatore tariffario nazionale che determina un taglio considerevole nei rimborsi delle prestazioni che vengono effettuate dai singoli operatori accreditati. Con queste cifre solo le reti potranno continuare ad essere competitive pur assicurando la qualità richiesta oltre che il limite minimo di efficienza». Certo una novità che non sarà facile recepire ma che, allo stato attuale, non può che far bene indicando la strada maestra per non rimanere intrappolati nella morsa della spending review.