Dal 25 al 27 ottobre, Il Centro Mariapoli di Castel Gandolfo (Roma), ospiterà il XXII Congresso nazionale dell’Aicat, organizzazione no profit fondata nel 1989 per promuovere e coordinare le attività dei Club Alcologici Territoriali. Il tema scelto per l’edizione di quest’anno è “Oggi per domani. La comunità che vorremmo”, che testimonia l’impegno degli oltre 2000 Club su tutto il territorio nazionale nella promozione di stili di vita liberi da dipendenze e nella sensibilizzazione sulle problematiche alcol correlate .
Il tema individuato per il XXII Congresso nazionale esprime, inoltre, la ferrea volontà dell’Aicat di contribuire alla crescita e al miglioramento della comunità, attraverso la proposizione di buone prassi di vita ed una grande attenzione alla persona e alle sue esigenze. Circa 50 anni fa nasceva proprio da questi principi il primo Club fondato dallo psichiatra croato Vladimir Hudolin, ideatore del rivoluzionario metodo dell’approccio ecologico sociale ai problemi alcol correlati e complessi. “La comunità che vorremmo- afferma il presidente dell’Aicat, Aniello Baselice– è l’ utopia di una comunità solidale che fa crescere nel Club e nelle associazioni la capacità di accogliere l’uomo nella multidimensionalità delle sue risorse e non solo dei suoi problemi, per un cammino di benessere e di libertà”.
La novità di questa edizione del Congresso, organizzata dall’Arcat Regione Lazio, è rappresentata dall’introduzione dei riconoscimenti alla memoria del compianto presidente Luciano Floramo, un punto di riferimento nella storia dell’associazione. I riconoscimenti saranno assegnati alle associazioni che nel corso dell’anno si sono distinte per aver attuato delle buone pratiche di cittadinanza solidale e promosso iniziative di sensibilizzazione nei territori di riferimento.
“La scelta di Castel Gandolfo, oltre ad avere un valore simbolico, ha contribuito a rafforzare i legami con le altre realtà di volontariato del territorio che hanno messo a disposizione la struttura congressuale- spiega Peppino Nicolucci, presidente dell’Arcat Regione Lazio- Abbiamo scelto come simbolo un globo stilizzato per esprimere il concetto di comunità che vorremmo, tema dell’edizione di quest’anno”.
Dopo la grande partecipazione degli ultimi Congressi nazionali, il mondo dell’Aicat si appresta a vivere un altro momento determinante della sua storia, sul solco tracciato dagli insegnamenti di Vladimir Hudolin e Luciano Floramo.